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12 Giugno 2024Ormai molte pratiche di medicina alternativa per raggiungere e mantenere uno certo stato di benessere, si sono affermate nella società moderna.
Una delle tecniche che più hanno riscosso maggiore attenzione e curiosità è la cosiddetta coppettazione o “cupping therapy”, complice anche la visibilità data da numerosi personaggi pubblici famosi, sportivi e non, che ne fanno uso.
Vediamo allora nello specifico in cosa consiste la coppettazione, quali vantaggi e benefici ne trae chi la utilizza.
Cos’è la coppettazione?
La coppettazione è un’antica metodica terapeutica presente in molte medicine popolari.
In quella cinese ha una notevole importanza e viene applicata sui punti di agopuntura con la funzione di disperdere il vento/ freddo, l’umidità, mobilizzare i ristagni di sangue e calmare il dolore.
È stata diffusa dai turchi nei paesi dell’impero ottomana e fa ancora parte delle medicine popolari di diversi paesi come Turchia, Grecia, Paesi Arabi, Spagna e Italia.
In cinese la coppettazione si dice “baguanzi” ma è anche chiamata “Jiaofa” o tecnica delle corna. Infatti questo metodo venne descritto per la prima volta da Ge Hong (341-281 a.C.), medico e alchimista taoista che utilizzava corna di animali per drenare gli ascessi cutanei.
La tecnica prende il nome dallo strumento che utilizza, le coppette, cioè dei piccoli vasi, fatti di vari materiali. Attualmente sono fatte di vetro o plastica, un tempo erano invece di ceramica o bambù.
Rispetto a quelle di bambù più leggere e infrangibili, quelle in vetro e plastica sono sterilizzatili, hanno i bordi arrotondati ed è possibile guardare attraverso di esse cosa succede.
Come si applicano le coppette?
Innanzi tutto si deve scegliere la coppetta delle dimensioni adatte al punto, alla zona e al paziente da trattare. Poi dobbiamo al loro interno creare il vuoto in modo da farle aderire alla cute.
Solitamente si lasciano in sede dai 5 ai 20 minuti e l’effetto sarà quello di creare una zona di ecchimosi che sparisce poi in breve tempo. Esistono coppette di varie dimensioni a seconda della parte del corpo dove vengono applicate.
Come viene praticata la coppettazione
Il vuoto all’interno delle coppette viene creato attraverso due meccanismi, l’uso del fuoco oppure tramite un meccanismo a valvola.
Quest’ultimo permette una precisa regolazione del vuoto interno.
Per quanto riguarda il primo metodo, quello del fuoco, si avvolge del cotone attorno alla punta di una lunga pinza, si immerge nell’alcol, gli si dà fuoco, si passa la fiamma nella coppetta per consumare l’ossigeno e a quel punto si applica velocemente la coppetta sulla cute.
Coppette per coppettazione
Esistono diverse forme di coppettazione, la forma a dimora, quella in movimento, la forma intermittente, la forma associata ad ago e la forma a sanguinamento.
Nella prima si applica la coppetta che rimane fissa nella zona per un tempo variabile a seconda delle condizioni. In caso di “deficit” inoltre si usa una coppettazione delicata, cioè si crea un vuoto minore in modo che la suzione sia leggera e il paziente non senta tirare.
In caso di pieno come nelle sindromi dolorose, si usa una coppettazione più forte, con un vuoto maggiore in modo che la coppetta aderisca con maggior tenacia alla cute.
Nella coppettazione in movimento si cosparge di olio o crema la parte da trattare ad esempio il dorso, si applica la coppetta e la si fa scivolare; è indicata per eliminare in patogeni dalla superficie ad esempio nelle prime fasi di una sindrome da raffreddamento e per facilitare lo scorre del “qi” nella zona.
La coppettazione intermittente consiste nell’applicare diverse coppette che poi si sostituiscono una per volta rimpiazzandole velocemente. È utile per disperdere il “freddo”.
Nella coppettazione associata ad ago, invece dopo aver infisso un ago nel punto voluto, si applica sopra una coppetta, e la si lascia in sede per qualche minuto. Questo è utilizzato specialmente per trattare il vento/umidità.
Nella coppettazione con sanguinamento, si fa sanguinare, ad esempio con un martelletto fior di prugna, il punto o la zona da trattare quindi si applica subito la coppetta. Questo metodo è indicato nelle distorsioni.
Cosa cura la coppettazione
Le indicazioni principali della coppettazione sono quindi quelle di scaldare e promuovere la circolazione del qi e del sangue, disperdere il freddo e l’umidità e alleviare il dolore e gonfiore.
Per togliere le coppette una volta passata il tempo necessario al trattamento, si deve far penetrare l’aria facendo con un dito una pressione sulla pelle vicino al bordo. Dopo aver rimosso la coppetta rimane sulla pelle una zona iperemica che sparirà nel giro di qualche giorno.
Possiamo dire che la coppettazione è diventata “famosa” perché ad essa hanno fatto ricorso alcuni degli atleti impegnati nelle Olimpiadi di Rio, e che hanno poi dichiarato di averne ricevuto notevoli benefici sia come terapia antalgica sia in termini di recupero muscolare sia come trattamento per contratture e danni da eccessivo sforzo e allenamento.
Oltre alla sua azione antidolorifica e miorilassante, la coppettazione può essere utilizzata anche nel trattamento di problematiche respiratorie, intestinali, ginecologiche, per ansia, depressione e insonnia e per il trattamento della cellulite.
I vantaggi della coppettazione
La coppettazione determina un’azione distensiva sui tessuti e un’azione di trazione che è in grado di scollare e di eliminare le aderenze e ciò spiega ad esempio la sua particolare efficacia nell’alleviare il dolore nei pazienti affetti da patologie vertebrali compressive.
Il grande beneficio nella rigenerazione del tessuto muscolare e nel recupero del danno è legato al miglioramento del flusso sanguigno e al richiamo delle cellule del sistema immunitario con conseguente incremento dei livelli di ossigeno che riduce cosi l’infiammazione e accelera il processo di guarigione.
Il metodo della coppetta, poi combinato con il sanguinamento della cute, è utile nel trattamento delle distorsioni acute con ristagno di sangue.
Precauzioni e controindicazioni
La coppettazione è una pratica sicura che non presenta effetti collaterali, ma deve essere praticata con molta cautela, deve essere eseguita da medici o terapisti esperti e si deve informare la persona di ciò che avviene e del fatto che si può formare un ematoma più o meno evidente.
Se una coppetta aspira eccessivamente o rimane in sede troppo a lungo possono formarsi oltre all’ecchimosi delle vescicole che di solito non necessitano di alcun trattamento.
Le coppette sono controindicate nelle sedi e sui pazienti con muscolatura molto esile, sul cuoio capelluto e sull’addome nelle donne in gravidanza.